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Territorio

Villa della Genga

Lo stupore di San Francesco di fronte alla bellezza della sua “Valle Spoletina”, come era allora chiamata la Valle Umbra, è quello che ancora oggi coglie il viandante. Il promontorio che si affaccia sulla valle è un susseguirsi alternato di piccoli borghi ricchi di storia, e di splendidi paesaggi francescani.

 

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Spoleto - km 9,5

Disposta in uno scenario di rara bellezza paesaggistica ai piedi del Monteluco, Spoleto deve la sua importanza alle straordinarie testimonianze architettoniche, che abbracciano un periodo di oltre duemilacinquecento anni. È però nel periodo rinascimentale che la città assunse gran parte del volto che ancora oggi la distingue. Il Duomo, con gli splendidi affreschi di Filippo Lippi, conserva una lettera scritta di pugno da S. Francesco.

Alle falde di Monteluco, bosco sacro fin dall’epoca romana, c’è la Chiesa di S. Pietro con i bellissimi rilievi della facciata.

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Trevi - km 10

L’antica Trebe (casa) citata da Plinio, presto divenne municipio romano. Nell’alto Medioevo gli abitanti si dovettero ritirare all’interno della cerchia delle mura romane e soltanto nel 1264 si costruì la nuova cerchia che tutt’oggi cinge in gran parte la cittadina.
Da visitare la Cattedrale di Sant’Emiliano (XII secolo) che conserva l’altare del Sacramento con la ricca decorazione di Rocco Tommaso (1522), mentre la Chiesa di S. Francesco, del 1288, ospita un crocifisso su tavola giottesco dell’inizio del XIV secolo.

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Valnerina - km 17

La Valnerina, storica valle umbra lungo il corso del fiume Nera, è da sempre crocevia di cultura, fede e insediamenti antichi. Abitata fin dall’epoca romana, ha conosciuto un forte sviluppo nel Medioevo con la fondazione di abbazie, castelli e borghi fortificati. Tra questi spicca l’Abbazia di San Pietro in Valle, fondata nel VIII secolo dai longobardi, importante centro monastico e culturale. Nel corso dei secoli, la valle fu contesa da signorie e comuni, ma mantenne sempre una forte identità legata alla spiritualità e al territorio. Borghi come Vallo di Nera e Ferentillo conservano ancora oggi le tracce di questo passato, con mura, torri e antiche chiese romaniche.

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Montefalco - km 20

Cittadina umbra adagiata su un colle che domina la valle del Topino e del Clitunno, Montefalco è nota come la “ringhiera dell’Umbria” per i suoi panorami mozzafiato. Il centro storico, racchiuso da mura medievali ben conservate, custodisce un ricco patrimonio artistico e religioso. Cuore del borgo è la Chiesa di San Francesco, costruita nel 1335, oggi trasformata in museo: al suo interno si ammirano affreschi di Benozzo Gozzoli dedicati alla vita di San Francesco, tra i massimi capolavori del Rinascimento umbro. Da visitare anche la Chiesa di Sant’Agostino, risalente al XIII secolo. Montefalco è celebre inoltre per la produzione del pregiato vino Sagrantino.

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Foligno - km 20

Importante stazione romana sulla Via Flaminia è lambita dal fiume Topino. Il centro storico, ancora in parte cinto dalle mura medievali, conserva importanti monumenti. Il Duomo, dedicato a San Feliciano, primo vescovo martire, porta ancora la data della costruzione 1133, anche se la forma attuale è stata data tra il 1700 e il 1800 dall’architetto folignate Giuseppe Piermarini.
Da visitare ancora la duecentesca Chiesa di S. Domenico, la Chiesa di S. Maria Infraportas e ancora Palazzo Trinci, dimora di Ugolino Trinci, signore della città fra il 1389 e il 1407. Oggi è sede del Museo Archeologico e della Pinacoteca Comunale.

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Spello - km 28

Le mura romane, su cui si apre la bella Porta Consolare (I° sec. a.C.), la proteggono alla base della collina, poi il paese medievale si arrampica su, fino alla Chiesa dei Cappuccini e a quanto oggi rimane della Rocca, fatta fortificare dal Cardinale Albornoz nel XIV secolo.

L’edificio più sacro e significativo è la Chiesa di S. Maria Maggiore, risalente all’undicesimo secolo. All’interno della bellissima Cappella Baglioni, con gli affreschi del Pinturicchio; dello stesso artista è la Madonna col Bambino, nell’Oratorio dei Canonici, attiguo alla Cappella maggiore.

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Assisi - km 39

Alle falde del Monte Subasio, allungata su una collina che va incontro alla luce del giorno e agli ultimi raggi del sole che tramonta, Assisi è uno scrigno che attentamente protegge le sue memorie. Da qualsiasi parte si arrivi, lo sguardo si posa sull’imponente costruzione della Basilica, eretta per accogliere le spoglie di San Francesco; poi scorre sulle altre chiese con gli alti campanili, le case colorate del rosa della pietra, serrate nelle trecentesche mura.

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Terni - km 42

Terni sorge all’incrocio del fiume Nera con il suo affluente Serra, ed è nota soprattutto per le sue industrie metallurgiche e siderurgiche, ma la sua storia è antica e ricca di avvenimenti. L’immagine della città si collega tuttavia al superbo scenario della Cascata delle Marmore, creata dai Romani quasi trecento anni prima di Cristo.

Da vedere la Chiesa di S. Francesco, con la Cappella Paradisi affrescata nel quattrocento con le figurazioni ispirate alla Divina Commedia, e il Santuario di S. Valentino che conserva le spoglie del Santo, patrono degli innamorati.

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Norcia - km 45

Situata ai margini della Piana di S. Scolastica, nel cuore del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, Norcia custodisce tesori artistici e gastronomici. La Chiesa di San Benedetto, patrono della città, conserva ancora la suggestiva facciata trecentesca. Sempre sulla piazza principale, si trova il Portico delle Misure (1500), che espone nove misure locali anticamente usate per i cereali. Belli il Palazzo Comunale e il Duomo dedicato a S. Maria Argentea, che conserva un affresco degli inizi del XVI secolo. Da non perdere, in primavera, la piana fiorita di Castelluccio.

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Todi - km 52

Il profilo della città appare tutto, anche nella ricchezza dei monumenti, percorrendo la Valle del Tevere. Poi si sale e costeggiando la cinta esterna delle mura, ci si trova davanti alla grande e splendida Chiesa della Consolazione, uno dei capolavori architettonici del Rinascimento.

Camminando per le quiete strade fra le botteghe degli artigiani, si arriva alla bella piazza dove si può ammirare il Duomo dedicato all’Assunta, e i tre palazzi d’epoca medievale, quello dei Priori e gli altri, del Popolo e del Capitano.

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Perugia - km 56

Protetta dalle sue memorie, Perugia si erge a cavallo tra il Lago Trasimeno e la verde pianura che si allunga fino a Spoleto. Protagonista in epoca comunale, conobbe lo splendore delle signorie, da quella di Biordo Michelotti fino a quella dei Baglioni. Sentì poi la forte mano del Papato con il grande Paolo III che fece erigere l’imponente Rocca, inglobando un intero quartiere. Città di cultura, sempre, fu centro di una scuola pittorica, quella umbra appunto, con Pinturicchio, il giovane Raffaello, Perugino.

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Deruta - km 63

Antica città della maiolica è da secoli legata alla produzione di ceramiche artistiche. La zona artigianale si inizia già a vedere dalla superstrada, mentre a ridosso della cinta muraria sorge l’antico borgo. Attraverso le tre porte, originarie dell’antico sistema difensivo, si accede a Piazza dei Consoli, cuore del centro storico, dominata dalle Torri Civiche. L’ex convento di San Francesco, annesso all’omonima chiesa, è oggi sede del Museo Regionale della Ceramica. Usciti da Deruta, una sosta merita il Santuario della Madonna dei Bagni, eretto a fondovalle.

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Gubbio - km 87

Adagiata sulle falde del Monte Ingino, Gubbio sembra essere rimasta intatta nel tempo. La Basilica di S. Ubaldo sembra proteggerla dall’alto, le Tavole Eugubine raccontano il culto degli antichi umbri ed il Teatro Romano, appena fuori dalle mura, testimonia di un glorioso passato, ma è il Medioevo che ha lasciato l’impronta più profonda. Il Palazzo dei Consoli è diventato il simbolo della città, opera perfetta del primo ‘300, nelle cui sale è oggi allestito il Museo.

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Orvieto - km 113

Adagiata su un altipiano tufaceo Orvieto domina la valle fin dal IV secolo. Sopra le case, le chiese, i numerosi palazzi, spicca visibile da ogni parte la straordinaria mole del Duomo. Così lo pensò Papa Urbano IV quando, nel 1290, ne pose la prima pietra. Doveva essere il tempio del miracolo dell’ostia che versò sangue e dell’istituzione del Corpus Domini. Vi convennero artisti fra i più illustri: da Lorenzo Maitani ad Andrea Pisano. Nella Cappella di San Brizio, dopo i primi interventi del Beato Angelico, Luca Signorelli lasciò uno dei suoi più grandi capolavori.

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Cortona - km 128

Importante cittadina che conserva ancora il fascino dell’antico borgo, con i caratteristici vicoli e le costruzioni rigorosamente in pietra, su un colle dal quale si gode una splendida vista sulla Valdichiana. Di grande interesse la cinquecentesca Chiesa di S. Maria delle Grazie al Calcinaio. Tra i monumenti cittadini più insigni il Duomo di Giuliano da Sangallo, la Chiesa di S. Francesco (XII secolo), il Santuario di S. Margherita, la Fortezza Medicea, la Chiesa di S. Domenico e il Palazzo Comunale (XIII secolo).